Roma, ragazza racconta di essere stata stuprata sulla metro
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Direttore: Alessandro Plateroti

Roma, ragazza racconta di essere stata stuprata sulla metro

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Una ragazza scrive su Twitter l’episodio di stupro subito sulla metro a Roma, sottolineando il suo senso di impotenza.

Dee, così si fa chiamare sui social. Sceglie Twitter per raccontare e denunciare pubblicamente l’incubo vissuto in viaggio sulla metro B di Roma. “Oggi sono stata molestata”, scrive, facendo una premessa: “Mi sono chiesta a lungo se fosse o meno il caso di scrivere qualcosa a riguardo o condividere la mia esperienza qui o altrove”. Ma ecco che la ragazza si sfoga su quanto successo.

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Il racconto

Dee racconta di aver preso la metro B a Piramide in direzione Rebibbia, che oggi era molto affollata. Per questo motivo è rimasta vicino l’entrata: muoversi era quasi impossibile. Con la mano destra si teneva al palo centrale del vagone, mentre con l’altra controllava alcune cose di lavoro sul suo cellulare.

Alla prima fermata si sente toccare la mano che si trovava in basso sul palo del mezzo. Si volta, controlla cosa fosse stato, e scruta un uomo sulla cinquantina, con tuta grigia e occhiali da sole, che strusciava il suo pene eretto sulla mano della ragazza. Nel frattempo l’uomo si infila una mano in tasca per agitarselo freneticamente.

Accanto a Dee una ragazza più piccola. Lei le fa cenno di starle vicino allontanandosi da quel tipo, e lei comprende solo dopo il motivo. Appena arrivano a Termini, l’uomo si mischia nella folla ma scende a sua volta e inizia a seguire le due giovani donne a breve distanza. Poi “scendiamo rapidamente le scale mobili, cercando di superare le altre persone e creare un muro di gente tra noi e lui”, racconta precisando che in fondo alla scala c’erano tre ragazzi con una divisa Interpol a cui raccontano l’accaduto.

Le ragazze vengono fatte salire sul prossimo treno, assicurate che quel tizio non si sarebbe più avvicinato a loro. “Il treno arriva. Io e l’altra ragazza saliamo. Tremiamo. Ridiamo di questa situazione che ci ha fatte incontrare, ridolini di tipo isterico, di quelli in cui cerchi di mascherare il terrore”.

Dee si sente frustrata dal senso di impotenza. Ma dopo l’accaduto in metro decide di andare in palestra, di tornare alla sua vita senza farsi fermare da nessuno. Poi si rivolge alle altre ragazze: “A tutte voi, che leggete e sapete che vuol dire: Protect your sisters”.

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ultimo aggiornamento: 31 Gennaio 2023 14:35

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